Eguchi Toshihiro e la Guarigione con i Palmi

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eguchi

Eguchi Toshihiro & Palm Healing translated into Italian
Ricerca su uno studente di Usui Mikao
Che ha iniziato una sua scuola e forma di guarigione con i palmi
By Bronwen and Frans Stiene
Translated by Marina Anna Fellner

Negli ultimi anni vi è stato un grande interesse alla storia del sistema Reiki. Questo interesse si è, a volte, scontrato contro dei muri, ha avuto degli impasses ed è stato come mettere insieme un “puzzle storico”. Vi erano tasselli di informazioni che le persone non riuscivano ad incastrare ed altri che non venivano scoperti. Naturalmente, vi saranno ancora pezzi mancanti a questo puzzle, quelli che sono caduti o sono volati via e non si troveranno mai.

Una persona, il cui nome è apparso recentemente su diversi tasselli del puzzle, è Eguchi Toshihiro. Alcuni oggi credono che egli abbia influenzato gli insegnamenti di Usui Mikao, in particolare attraverso la profonda conoscenza della pratica Shinto. Ciò si riscontra molto in quello che conosciamo come Secondo Livello o Okuden nel sistema Reiki.

Dall’inizio del 1900, il Giappone visse un grande movimento popolare per la salute che continuò fino alla sua entrata nella Seconda Guerra Mondiale. Non solo Usui stava sviluppando una pratica che sarebbe stata insegnata a centinaia di persone ma vi erano anche molti altri ricercatori, compreso Eguchi.

Sembra che la cultura Giapponese abbia avuto un particolare riguardo per la guarigione con le mani, o con i palmi, all’interno delle leggi naturali. In Giappone la guarigione con le mani è stata praticata come elemento del Buddismo, sin dai tempi antichi, e concetti simili sono attualmente in uso, per esempio, per la popolare divinità Binzuru, laddove il devoto ricerca la guarigione strofinando la corrispondente parte del proprio corpo sulla statua di Binzuru.

Usui Mikao, la Usui Reiki Ryôhô Gakkai e Eguchi Toshihiro

Nel 2000 in Giappone è stato pubblicato un libro su Eguchi e le sue tecniche di guarigione chiamate Tenohira-ga Byoki-o Naosu (Cura le tue malattie con le tue mani), scritto da Mihashi Kazuo. Questo libro getta un po’ di luce su quanto veniva insegnato e praticato da Eguchi. Sebbene esso non menzioni Usui stesso, parla brevemente dei contatti di Eguchi con la Usui Reiki Ryôhô, dal 1926 in poi. Questa è, molto probabilmente, la Usui Reiki Ryôhô Gakkai (Società del Metodo di Usui di Guarigione con l’Energia Spirituale) che esiste ancora oggi in Giappone. Le conoscenze dell’autore su Eguchi sono state tratte da alcuni libri, non più in stampa, scritti da Eguchi ed altri. Il nostro articolo su Eguchi include informazioni effettive sulle Tenohira-ga Byoki-o Naosu con l’aggiunta

di informazioni tratte da altre fonti (che citiamo), quali la Professoressa Judith Rabinovitch (le cui fonti sono vari testi Giapponesi ed una cronologia della sua (di Egushi) vita, preparata in forma di “note” da Eguchi), Suzuki-san e Chris Marsh.

Eguchi Toshihiro nacque l’11 Aprile 1873 a Kumamoto, Giappone e morì il 10 Giugno 1946. Più giovane di Usui di 8 anni, la sua salute non fu mai molto buona, sveniva spesso ed aveva problemi di petto. Ad un certo punto della sua giovinezza non fu accettato dall’Accademia Militare, per problemi che aveva avuto con i test fisici sostenuti per entrarvi. Più tardi, quando fu ammesso all’Università di Tôkyô, svenne durante l’esame di ammissione all’Università. Si sa che Eguchi rinunciò ad alcune materie di studio, a causa della sua salute cagionevole, anche se alla fine riuscì a laurearsi diventando rettore di una scuola a Nagano.

Secondo il libro Tenohira-ga Byoki-o Naosu, una signora di nome Tamura presentò Eguchi alla Usui Reiki Ryôhô, nel 1926.

Egli allora aveva 53 anni. Eguchi viveva a Shibuya, Tôkyô ed ha scritto: “50 yen era/è un prezzo alto da pagare per l’ammissione al gruppo (il termine è nyûkai), ed in più, ad ogni incontro, si doveva pagare 1 yen in più. Così, mentre da un lato pensavo che questo[il mio addestramento] era molto importante, il fatto di dover pagare 50 yen per questo genere di cosa non aveva per me alcun senso.”[

Eguchi riteneva che le persone che praticavano la guarigione con i palmi non dovessero mai chiedere alte tariffe per il servizio, poiché è un dono naturale che ognuno riceve alla nascita, e credeva anche che fosse possibile raccogliere il karma di una persona. Egli aveva rilevato anche che uno degli insegnanti, di allora, della Usui Reiki Ryôhô era Taketomi Kanichi (1878-1960) il quale, come Contrammiraglio della Marina Giapponese, stava molto bene finanziariamente. Dopo 2 anni, Eguchi prese l’iniziativa di dire che lui “si era reso conto della ingiustizia (iwarenaki wo) delle alte tariffe”, scrivendo una formale lettera di dimissioni (taikai-todoke ) dal gruppo ed inviandola all’Ufficiale di Marina (Contrammiraglio) Ushida Jûzaburô (1865-1935), “capo della Usui-kai “

Andando via per cominciare la propria scuola, con le sue idee e la sua “dichiarata indipendenza”, Eguchi fondò la Tenohira Ryôji Kenkyû Kai (Centro di Ricerca per la Guarigione con le mani). Si trasferì nella città di Kôfu dove, per ospitare le centinaia di persone che partecipavano al suo servizio pubblico, prese una stanza per riunioni vicino alla stazione di Kôfu.

“Questo- dice la Professoressa Rabinovitch – fu l’inizio della fiorente pratica di Eguchi, che attrasse migliaia di persone da tutto il paese per decenni.” Ella parla anche della sua natura : “si dice sia stato un uomo profondamente religioso, che praticava una guarigione meditativa, basata sulla preghiera, senza simboli o attivazioni”.

Per quanto riguarda le tariffe, Toshihiro Eguchi e suo fratello Shunpaku sembra non prendessero onorari fissi per addestrare altri, ma la Professoressa Rabinovitch ritiene che essi ricevessero, in effetti, dei piccoli contributi.

Usui Mikao non viene menzionato direttamente nella Tenohira-ga Byoki-o Naosu ma, secondo la Professoressa, “Eguchi era stato uno studente di Usui sensei per circa due anni e suo amico intimo per molto di più”. La Professoressa continua dicendo che “in particolare, poiché Eguchi studiò sotto la guida di Usui con tanta serietà, i suoi scritti sono particolarmente validi per risalire al proto-Reiki iniziale e meglio comprendere il retroterra Buddhista e spirituale della guarigione con le mani”.

Si dice anche che vi siano delle note ed un diario di Eguchi, che sono sopravvissute per decenni, con informazioni dettagliate sul suo rapporto con Usui.

Tenohira Ryôji Nyûmon

Il libro “Tenohira-ga Byoki-o Naosu” afferma che il centro di Eguchi divenne molto popolare verso il 1929, con circa 150 nuove persone che ogni mese vi aderivano, per imparare le sue tecniche. Eguchi ed alcuni dei suoi studenti organizzarono seminari di 3 giorni a Tôkyô ed Osaka, con circa 300 partecipanti per seminario. Dei suoi studenti i più conosciuti furono Mitsui Kôshi e Miyazaki Gorô.

Mitsui Kôshi, un poeta ed ex sindaco di paese, aiutò Eguchi nelle sue conferenze e riunioni ed era molto rispettato per i suoi scritti sulle poesie waka. Waka è una forma di poesia classica Giapponese che Usui ed alcuni dei suoi contemporanei univano ai loro insegnamenti spirituali. La Usui Reiki Ryôhô Gakkai aveva una lista di 125 poemi scritte dall’Imperatore Meiji (1852-1912) che erano usati da Usui nei suoi insegnamenti. Un altro studente di Usui, Tomita Kaiji, scrisse nel 1933, un suo manuale del suo “metodo Tomita di guarigione con le mani”. In esso descrive, specificatamente, una meditazione che si incentra sul waka per generare una maggiore energia nel corpo. “La cosa importante – scrisse Mitsui – durante l’addestramento, è raggiungere l’unità e per raggiungerla si deve praticare il gasshô o, durante la normale vita quotidiana, waka”. Mitsui pubblicò molti libri che trattavano dei waka dell’Imperatore Meiji. Nel 1930 scrisse con Eguchi un libro sul tenohira ryôji che intitolò “Tenohira Ryôji Nyûmon” (Introduzione alla guarigione con le mani).

Miyazaki Gorô, che ammirava Mitsui, divenne anche genero di Eguchi. Anche egli scrisse libri ed altri lavori sulla guarigione con le mani. Dopo la morte di Educhi, nel 1946, Miyazaki rilevò il centro ma, poiché la sua attenzione era rivolta allo scrivere, gli studenti cominciarono a diminuire ed il gruppo diventava sempre più piccolo. Uno dei più noti libri scritti da Miyazaki fu “Tanasue no Michi” (Il modo di lavorare con le mani).

Eguchi viaggiò fino a Pusan in Corea, per fare conferenze, ma si fermò a causa della guerra, per via delle restrizioni di viaggio. Nel 1945 la sua casa fu danneggiata e traslocò nella casa della figlia insieme a sua moglie. A questo punto disse a sua figlia che aveva avuto due grandi successi nella vita: uno, che aveva trovato a sua figlia un buon marito e due, la guarigione con i palmi.

Mihashi afferma che, oggi, in Giappone vi sono ancora persone che insegnano il metodo di Eguchi ed una di esse è Kijima Yasu.

La Comunità Ittôen

Eguchi stesso fece parte di diversi gruppi (a parte quello di Usui e la Reiki Ryôhô) che lavoravano con la guarigione. Quando era rettore della scuola di Nagano, invitò Nishida Tenko, che nel 1904 aveva fondato la Comunità Ittôen, a fare una presentazione. Questa comunità esiste ancora oggi e comprende coloro che desiderano ricercare una vita senza proprietà personali e servire, con uno spirito di penitenza. Essi credono che, quando gli esseri umani vivono in accordo con la natura, sono accettati ed abilitati a vivere pur senza possedere cose e persino senza convertire il lavoro in denaro.

Oggi la comunità Ittôen consta di circa 100 membri ed il loro leader è Takeshi, il nipote di Nishida Tenko.

I membri Ittôen praticano tradizionalmente una forma di guarigione con i palmi appresa direttamente da Eguchi che visitò la comunità diverse volte. Ancora oggi alcune famiglie praticano la guarigione con i palmi ma non vi sono pratiche ufficiali entro la comunità. L’insegnante tenohira ryôji della Professoressa Rabinovitch, Miss Endo (che aveva circa 97 anni nel 1994), che era stata una delle studentesse Ittôen originarie di Eguchi nel 1929 o nel 1930, aveva fatto precedentemente i suoi “giri serali” nella comunità, prima di morire. Si sa anche che Eguchi recitava i waka dell’Imperatore Meiji durante le sue visite. Ancora oggi, dopo i pasti, gli Ittôen recitano waka dell’Imperatore Meiji: “Superare la preoccupazione per se stessi e lavorare per il bene-essere degli altri:

Questo è ciò che gli esseri umani sono chiamati a praticare”.

Il sistema di Eguchi di guarigione con le mani

Eguchi credeva che tutti potessero praticare la guarigione con i palmi, una volta che il loro sentiero energetico fosse aperto. Il modo per aprire, o pulire totalmente, era molto semplice: i praticanti dovevano fare gasshô e meditare con qualcuno che era più esperto energeticamente , da 30 a 40 minuti per 3 giorni consecutivi. Questo aiutava a rinforzare la connessione energetica del praticante e a costruire la fiducia di eseguire la guarigione con i palmi.

“Egli scrive di andare a casa delle persone, mostrare loro come, ed invitarli a praticare con fede. Comunque venivano usate pratiche spirituali e meditative, per fare progredire coloro che venivano a fare il suo corso.”

Molta della pratica di Eguchi era basata sull’auto-sviluppo ed egli consigliava agli studenti, per agevolare uno stile di vita ascetico, di seguire questi 7 Principi

  1. Si deve provare una profonda compassione per i clienti.
  2. Mantieni pulito il tuo corpo, sii onesto, gentile e non arrabbiarti.
  3. Durante l’addestramento: mangia shojin ryori (tipo di pasto Buddhista senza carne) e mangia leggero.
  4. Per restare sano: prendi luce solare, aria fresca, buona acqua e buon cibo.
  5. Incentrandosi solo sul corpo è impossibile diventare sano. Gli studenti devono anche pensare di agire bene.
  6. Leggere waka dell’Imperatore Meiji ogni giorno.
  7. Se ti ammali devi, per prima cosa, dire a te stesso dal profondo del cuore: “Io chiedo sinceramente scusa se ho fatto qualcosa di sbagliato”.

Un aspetto peculiare della tecnica di guarigione con i palmi di Eguchi era l’uso della sola mano destra , essa veniva usata per dare, mentre la sinistra era usata per ricevere (sebbene in certi casi consigliasse ai praticanti di usare la sinistra).

I praticanti devono assicurarsi che il cliente si senta bilanciato durante i trattamento(Per es: se tratti il braccio sinistro, va trattato anche il destro). Durante il trattamento si deve parlare li meno possibile e, all’inizio, si dice una preghiera. Un esempio di preghiera potrebbe essere: “possano le mie mani aiutare questa persona, in modo che lui/lei possa stare bene”.

Eguchi credeva anche che la malattia stessa non dovesse essere menzionata nella preghiera.

Nel trattare le persone, Eguchi insegnava a cominciare con la testa, usando 5 posizioni della testa ed un’ ultima posizione sullo stomaco. Le prime 5 posizioni della testa erano analoghe alle 5 posizioni della testa insegnate da Usui Mikao [x]. Il trattamento durava generalmente da 30 a 40 minuti.

Più sotto, è riportata una traduzione letterale, fatta dalla Professoressa Rabinovitch, sul “metodo della testa” di Eguchi, preso dal libro “Tenohira Ryôji Nyûmon” di Eguchi e Kôshi.

Dopo la testa (compresa la posizione sullo stomaco), la Professoressa afferma che venivano toccate specifiche parti del corpo, sulla base di quelli che erano i problemi organici. Vengono date istruzioni per il posizionamento delle mani, per ogni organo, come pure le posizioni per diverse specifiche malattie quali: asma, emorragia cerebrale, isteria della femmina, e singhiozzo. Allo stesso tempo va sottolineato che Eguchi non credeva che il “metodo” fosse importante quanto la connessione spirituale del praticante nel praticare la guarigione.

Metodo della testa:

  1. attaccatura dei capelli (haegiwa)
  2. tempie (komekami) “puoi fare entrambi i lati contemporaneamente con le due mani”
  3. retro della testa, in alto (kôtôbu no takai tokoro)
  4. nuca (kubisuji)
  5. sommità della testa (corona) (atama no chôjô)
  6. stomaco, intestino (ichô)

Fai questo (passi, 1-6) per circa 30 o 40 minuti, affinché avvenga la guarigione. Questo trattamento è anche efficace per ridurre la febbre. Prima di iniziare il trattamento misura la temperatura corporea del paziente e sarai in grado di misurare la discesa della febbre.

Usui ed Eguchi

Le somiglianze, tra gli insegnamenti di Eguchi e quelli di Usui, sono numerose. Esse includono: i concetti di auto-sviluppo, usando i precetti – o principi (specialmente i principi 2, 5, e 6 di Eguchi)- e pulendo i canali energetici del corpo, con l’aiuto di un praticante più esperto; meditazioni per pulire i canali energetici e posizioni specifiche delle mani sulla testa, per aiutare la pulizia.

Le summenzionate posizioni delle mani ed il “metodo”, di cui Eguchi e Kôshi hanno scritto, non differiscono dalle Linee guida del Metodo di Guarigione (ryôhô shishin) noto per essere stato usato sia dalla Usui Reiki Ryôhô Gakkai che da Hayashi Chûjirô.

Per gli studenti che continuavano a praticare, vi erano anche pratiche più spirituali e meditative, insegnate per aiutare il loro sviluppo. Sia gli insegnamenti di Eguchi che quelli di Usui erano basati sulle credenze e sulla cultura di un Giappone che, all’inizio del 1900, stava sperimentando lo sviluppo spirituale e la guarigione con i palmi.

Sebbene il “sistema Reiki”- come conosciuto oggi- si sia allontanato dagli insegnamenti iniziali di Usui, è importante, per l’attuale sistema, ricordare le proprie radici e riportare i propri passi su un terreno solido. Ciò può solo arricchire quello che rimane degli insegnamenti. Con una comprensione di questi eventi iniziali e degli sviluppi culturali, lo studente moderno di Reiki può trovare una intenzione chiara e fiducia nell’approccio alla propria pratica personale.

Fonti

  1. “Tenohira-ga Byoki-o Naosu” (Cura la malattia con i tuoi palmi) di Mihashi Kazuo. 2000. Chuo Art Publishing Co., LTD. Sezioni tradotte in inglese da Minamida Tokiko per questo articolo.
  2. Professoressa Judith Rabinovitch. Ph.D., Harvard University; Attualmente Professoressa Karashima di Lingua e Cultura Giapponese, al Dipartimento di Lingue Straniere, Università del Montana, USA. Ha studiato tenohira ryôji con Miss Endo (studentessa originaria di Eguchi di Ittôen) per una settimana nel 1974 preso la comunità Ittôen in Giappone e ha ricevuto una iniziazione informale quando Miss Endo, sedendo quietamente in uno stato di meditazione, ha messo le mani sulle sue, mentre era in contatto con il paziente per circa un’ora, dicendole di continuare a praticare. Rabinovitch racconta di avere sentito, da allora, molta energia nel corpo e nelle mani ed ha continuato a praticare per 10 anni. Ella ha continuato nell’addestramento, con un prete Giapponese, fino a raggiungere il livello insegnante nel 2002 .
  3. Suzuki san. Nata nel 1895 e ancora vivente, secondo il suo studente Chris Marsh. E’ una monaca Tendai nun e la cugina della moglie di Usui Mikao, con cui ha studiato dal 1915.

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